Pep Guardiola, ex giocatore di Barcellona, Brescia e Roma, e' stato assolto in appello dall'accusa di doping, per la quale era stato condannato in primo grado a sette mesi di carcere con la condizionale nel maggio 2005. I fatti al centro della vicenda giudiziaria e sportiva risalgono all' autunno del 2001, quando il centrocampista spagnolo era appena giunto al Brescia. Guardiola e' stato assolto per non aver commesso il fatto.
Un simbolo etico colpito dalla scure dello scandalo doping in Italia con le provette scambiate e le analisi falsificate.
Un simbolo etico colpito dalla scure dello scandalo doping in Italia con le provette scambiate e le analisi falsificate.
Pep Guardiola per tutti gli amanti del calcio e i sostenitori Blaugrana è stato un calciatore esemplare in campo e fuori. Con a maglia numero 4 del Barça disegnava grandi geometrie sul prato del Camp Nou, quel prato che l'aveva visto raccattapalle da bambino, che l'aveva consacrato campione olimpico, che aveva alzato la Coppa Campioni nella festa della prima vittoria barcelonista. Per come trattava il pallone Johan Cruyff si inventò un aforisma: "Se tocchi una volta, giochi bene; se tocchi due, così così; se tocchi tre, giochi male". Il talento di Guardiola non consisteva nel mantenere la palla bensì nel farle circolare. Il suo modo di giocare sul campo spiega, anche la sua condotta fuori.
La credibilità di Guardiola non è stata mai messa in discussione da un laboratorio di analisi. Il tribunale che lo ha dichiarato innocente ha ribbadito quello che sapevamo già. È possibile rompere le gambe ad un campione. Non è possibile rompere l'integrità del campione.