mercoledì 21 novembre 2007

Il nuovo simbolo del Partito Democratico

da http://www.repubblica.it/


ROMA - Il tricolore, la cosa più semplice, la più "italiana". Una grande P verde, una D bianca su sfondo rosso. Sotto, la scritta Partito democratico, con un piccolo ramoscello d'ulivo. Squadrato, senza fronzoli, la sequenza cromatica verde bianco e rosso del tricolore, facile da copiare, facile da memorizzare. Sono le 17 e 15 quando Walter Veltroni tira giù un drappo verde e mostra il nuovo simbolo del Partito Democratico. "E' un bel giorno/il cielo è a portata di mano/ e tu ti senti come se fosse un bel giorno/E' un bel giorno/non lasciarlo trascorrere" dice la canzone scelta come colonna sonora, A beautiful day, gli U2. "Sono passati 24 giorni dalla nostra incoronazione alle primarie e in 24 giorni abbiamo creato il simbolo, la sede del partito e gli organismi dirigenti ma soprattutto da un punto di vista politico molte cose sono cambiate: la più grande è la fine della Casa delle Libertà, e la consapevolezza che è venuto il tempo delle riforme costituzionali da fare insieme a quella della legge elettorale" dice il segretario mentre scopre il simbolo. Poi impazziscono i flash. Veltroni, sempre affiancato da Franceschini, fa salire sul piccolo palco dello Spazio Etoile in piazza San Lorenzo in Lucina Ermete Realacci, responsabile comunicazione, i competitors delle primarie Rosy Bindi e Enrico Letta, e poi Soro, Bettini, il tesoriere e i venti membri del comitato direttivo del Pd. L'inventore del logo è Nicola Storto, un ragazzo molisano di 25 anni, un creativo che lavora per l'agenzia Area che era stata incaricata di trovare il simbolo. "Ho pensato alla bandiera italiana, ho voluto dare un messaggio di pulizia e semplicità - spiega - poi, sotto, il ramoscello d'Ulivo. Ecco, tutto qua". Tra poco saranno pronti cappellini, spillette e t-shirts.
Il nuovo simbolo piace a Letta ("giusto il tricolore"), a Rosy Bindi ("è solido, dà la sensazione di solidità"), a Realacci: "E' il simbolo di un grande partito che guarda al futuro e vuole bene all'Italia. Il partito del patriottismo dolce". In mattinata Veltroni lo aveva mostrato a Anna Finocchiaro al Senato, a palazzo Chigi. La scelta del tricolore significa che il Pd "assume su di se l'identità nazionale e della gente che vuole rappresentare". I tre colori della bandiera italiana poi "corrispondono alle tre grandi culture che sono nel Pd: il verde è la cultura ambientalista e quella laica, il bianco è il solidarismo cattolico e il rosso è la tradizione socialista. La sintesi - ha aggiunto - è molto moderna e forte".

2 commenti:

Unknown ha detto...

A me piace.
A te?

Massimiliano Morgante ha detto...

Caro luca a me piace moltissimo...concordo con Veltroni e poi ti ricordo la frase di Togliatti:
"i più grandi patrioti sono i comunisti, che hanno combattuto e sono morti per la libertà dell'Italia".
Ti rcordo che il PCI era l'unico partito cumunista del mondo che aveva un riferimento alla bandiera nazionale.
Mi piace e mi entusiasma.